
Serena Maria Catalano
Serena Maria Catalano
PSICOLOGA-TEATROTERAPEUTA
PSICOLOGA-TEATROTERAPEUTA
PSICOLOGA-TEATROTERAPEUTA
ACCOMPAGNATRICE IN NATURA
ACCOMPAGNATRICE IN NATURA
ACCOMPAGNATRICE IN NATURA
TEATROTERAPIA



La Teatroterapia è una terapia di gruppo a mediazione corporea che si avvale della pratica teatrale per facilitare la relazione e il dialogo con il proprio Sé nel rispecchiamento all’interno del gruppo, attivando le risorse interiori attraverso la pratica creativa ed espressiva del teatro. Nella sua metodologia, la Teatroterapia utilizza il canale espressivo del teatro per permettere ai partecipanti di elaborare i propri vissuti, trasformarli e integrarli attraverso un lavoro scenico sul personaggio.
Il personaggio che emerge direttamente dal corpo del partecipante rappresenta simbolicamente una parte rimossa del Sé che tuttavia chiede di essere vista, riconosciuta e integrata. Per facilitare il lavoro, la Teatroterapia si avvale di pratiche rituali e simboliche che creano un dialogo spontaneo con la psiche inconscia.
La Teatroterapia affonda le sue radici nella rivoluzione teatrale a opera dei maestri del Novecento come Arteaud, Stanislavskij, Grotowski e Barba. Walter Orioli, psicologo e teatrante ha raccolto i frutti piantati da questi maestri, le sue esperienze, gli studi e le intuizioni creando e concettualizzando la Teatroterapia. Come riporta nel testo 'Il gioco serio del teatro’:
"Il cuore degli individui è pieno di personaggi, si tratta di esternarli e farli dialogare fra loro, in un contesto rituale che richiami l'inconscio collettivo. Per realizzare questo progetto occorre capovolgere l'ordine delle cose quotidiane e accedere allo spazio extraquotidiano dell'arte, dove la mente inizia a sentire e il cuore a pensare. A questo punto si scatena nella persona ciò che definiamo psicoterapia, cioè il desiderio di individuarsi mediante la conoscenza di Sé. Il teatro nasce principalmente nel corpo dell'attore. Questo corpo viene dall'adolescenza, dall'infanzia ma anche da più lontano. La sua origine si perde nella storia mitologica dell'uomo. I suoi simboli d'origine sono l'albero, la pietra, la terra, il fuoco e l'acqua; per questo, in Teatroterapia, abbiamo sviluppato la percezione attenta e profonda della natura che totalizza l'unificazione con essa. Si tratta di un'attività sensoriale che vede in azione il corpo all'interno di uno spazio scenico particolare: bosco, greto del fiume, spiaggia del lago o del mare, montagna o sala teatrale provvista di elementi della natura."
La Teatroterapia è una terapia di gruppo a mediazione corporea che si avvale della pratica teatrale per facilitare la relazione e il dialogo con il proprio Sé nel rispecchiamento all’interno del gruppo, attivando le risorse interiori attraverso la pratica creativa ed espressiva del teatro. Nella sua metodologia, la Teatroterapia utilizza il canale espressivo del teatro per permettere ai partecipanti di elaborare i propri vissuti, trasformarli e integrarli attraverso un lavoro scenico sul personaggio.
Il personaggio che emerge direttamente dal corpo del partecipante rappresenta simbolicamente una parte rimossa del Sé che tuttavia chiede di essere vista, riconosciuta e integrata. Per facilitare il lavoro, la Teatroterapia si avvale di pratiche rituali e simboliche che creano un dialogo spontaneo con la psiche inconscia.
La Teatroterapia affonda le sue radici nella rivoluzione teatrale a opera dei maestri del Novecento come Arteaud, Stanislavskij, Grotowski e Barba. Walter Orioli, psicologo e teatrante ha raccolto i frutti piantati da questi maestri, le sue esperienze, gli studi e le intuizioni creando e concettualizzando la Teatroterapia. Come riporta nel testo 'Il gioco serio del teatro’:
"Il cuore degli individui è pieno di personaggi, si tratta di esternarli e farli dialogare fra loro, in un contesto rituale che richiami l'inconscio collettivo. Per realizzare questo progetto occorre capovolgere l'ordine delle cose quotidiane e accedere allo spazio extraquotidiano dell'arte, dove la mente inizia a sentire e il cuore a pensare. A questo punto si scatena nella persona ciò che definiamo psicoterapia, cioè il desiderio di individuarsi mediante la conoscenza di Sé. Il teatro nasce principalmente nel corpo dell'attore. Questo corpo viene dall'adolescenza, dall'infanzia ma anche da più lontano. La sua origine si perde nella storia mitologica dell'uomo. I suoi simboli d'origine sono l'albero, la pietra, la terra, il fuoco e l'acqua; per questo, in Teatroterapia, abbiamo sviluppato la percezione attenta e profonda della natura che totalizza l'unificazione con essa. Si tratta di un'attività sensoriale che vede in azione il corpo all'interno di uno spazio scenico particolare: bosco, greto del fiume, spiaggia del lago o del mare, montagna o sala teatrale provvista di elementi della natura."
La Teatroterapia è una terapia di gruppo a mediazione corporea che si avvale della pratica teatrale per facilitare la relazione e il dialogo con il proprio Sé nel rispecchiamento all’interno del gruppo, attivando le risorse interiori attraverso la pratica creativa ed espressiva del teatro. Nella sua metodologia, la Teatroterapia utilizza il canale espressivo del teatro per permettere ai partecipanti di elaborare i propri vissuti, trasformarli e integrarli attraverso un lavoro scenico sul personaggio.
Il personaggio che emerge direttamente dal corpo del partecipante rappresenta simbolicamente una parte rimossa del Sé che tuttavia chiede di essere vista, riconosciuta e integrata. Per facilitare il lavoro, la Teatroterapia si avvale di pratiche rituali e simboliche che creano un dialogo spontaneo con la psiche inconscia.
La Teatroterapia affonda le sue radici nella rivoluzione teatrale a opera dei maestri del Novecento come Arteaud, Stanislavskij, Grotowski e Barba. Walter Orioli, psicologo e teatrante ha raccolto i frutti piantati da questi maestri, le sue esperienze, gli studi e le intuizioni creando e concettualizzando la Teatroterapia. Come riporta nel testo 'Il gioco serio del teatro’:
La Teatroterapia è una terapia di gruppo a mediazione corporea che si avvale della pratica teatrale per facilitare la relazione e il dialogo con il proprio Sé nel rispecchiamento all’interno del gruppo, attivando le risorse interiori attraverso la pratica creativa ed espressiva del teatro. Nella sua metodologia, la Teatroterapia utilizza il canale espressivo del teatro per permettere ai partecipanti di elaborare i propri vissuti, trasformarli e integrarli attraverso un lavoro scenico sul personaggio.
Il personaggio che emerge direttamente dal corpo del partecipante rappresenta simbolicamente una parte rimossa del Sé che tuttavia chiede di essere vista, riconosciuta e integrata. Per facilitare il lavoro, la Teatroterapia si avvale di pratiche rituali e simboliche che creano un dialogo spontaneo con la psiche inconscia.
La Teatroterapia affonda le sue radici nella rivoluzione teatrale a opera dei maestri del Novecento come Arteaud, Stanislavskij, Grotowski e Barba. Walter Orioli, psicologo e teatrante ha raccolto i frutti piantati da questi maestri, le sue esperienze, gli studi e le intuizioni creando e concettualizzando la Teatroterapia. Come riporta nel testo 'Il gioco serio del teatro’:
"Il cuore degli individui è pieno di personaggi, si tratta di esternarli e farli dialogare fra loro, in un contesto rituale che richiami l'inconscio collettivo. Per realizzare questo progetto occorre capovolgere l'ordine delle cose quotidiane e accedere allo spazio extraquotidiano dell'arte, dove la mente inizia a sentire e il cuore a pensare. A questo punto si scatena nella persona ciò che definiamo psicoterapia, cioè il desiderio di individuarsi mediante la conoscenza di Sé. Il teatro nasce principalmente nel corpo dell'attore. Questo corpo viene dall'adolescenza, dall'infanzia ma anche da più lontano. La sua origine si perde nella storia mitologica dell'uomo. I suoi simboli d'origine sono l'albero, la pietra, la terra, il fuoco e l'acqua; per questo, in Teatroterapia, abbiamo sviluppato la percezione attenta e profonda della natura che totalizza l'unificazione con essa. Si tratta di un'attività sensoriale che vede in azione il corpo all'interno di uno spazio scenico particolare: bosco, greto del fiume, spiaggia del lago o del mare, montagna o sala teatrale provvista di elementi della natura."